Francesco La Rosa
Nato nel 1986 a Catania, Francesco La Rosa è un artista Italiano contemporaneo, promotore di una nuova
forma d’arte, denominata soprattutto all’estero Micro Carving.
Aiutato dallo sponsor Vicenza pelli, ha collaborato con molti marchi noti, fatto esposizioni notevoli e
invitato in molti eventi, in questo modo fu così conosciuto soprattutto in America.
Utilizza strumenti insoliti come bisturi e coltelli multiuso per creare le sue opere, specializzato appunto
nella micro incisione scalfisce come uno scultore millimetro per millimetro, con solo l’ausilio dei suoi coltelli
con entrambi le mani su enormi tele di pelle (cuoio).
È particolarmente affascinato da soggetti iperealistici e della bellezza del contrasto tra luce e ombre che li
caratterizzano.
Prima di entrare nel mondo del micro carving conseguì le scuole artistiche, appena finite comincia a fare il
restauratore d’arte di chiese, successivamente entra dentro il mondo della fotografia e reportage affascinato
da sempre per lo studio delle luci e ombre, più avanti grazie alla fotografia inizia a lavorare come grafico.
La scintilla che accende la sua ispirazione però è scoppiata circa 8 anni fa, cercava un modo di valorizzare la
pelle e ridare la seconda vita a ciò che prima aveva un anima, rendendola quasi sacra e intramontabile in
modo ecosostenibile. All’inizio gestiva una ditta di album fotografici di design e grazie una commissione
fatta da un cliente esigente, scoprì per caso che scalfendo con i suoi coltelli poteva ottenere un effetto
diverso dal solito.
Quindi unisce le sue passione: pelle, arte e i coltelli multiuso (le collezionava fin da bambino).
Da lì, inizia uno studio approfondito di questa nuova tecnica, mettendola al servizio della sua arte.
Le sue opere sono il risultato di lunghissime ore di meticoloso studio, dopo una dura giornata di lavoro, si
rinchiude dentro il suo studio accompagnato da buona musica che lo aiuta a concentrarsi permettendogli di
entrare nel suo mondo artistico.
Lui può essere definito un maniaco dei dettagli, quasi folle e ossessionato per la perfezione, cerca di dare
scalfendo in modo chirurgico quello che vuole trasmettere il suo essere, suscitando con la sua semplicità
emozioni suggestive.
Lavorare sulla pelle con questa tecnica non consente, nessun margine di errori perché impossibile
cancellare e fare linee guida, questa paura però lo stimola a fare ancora meglio e gli da il brivido e
l’adrenalina che solo lui può capire.